La struttura anatomica dell' uomo, le malattie causate dal consumo di carne e i vantaggi di una dieta vegetariana
Intestino e assorbimento delle tossine putrefattive della carne
Ma il dato più interessante è senza dubbio la lunghezza dell’intestino di gran lunga superiore a quello di un animale carnivoro. Durante le varie fasi di digestione le proteine della carne, nelle condizioni di temperatura del tratto digestivo, sono soggette a processi putrefattivi con sviluppo di sostanze tossiche che è bene non siano assorbite, ed è per questo motivo che i carnivori hanno un intestino breve, che permette di ridurre il tempo di permanenza all’interno del corpo ed il conseguente rischio d’assorbimento delle tossine.
Gli animali erbivori, dovendo provvedere al laborioso processo di demolizione della lunga catena della cellulosa fino al glucosio, devono avere un intestino molto lungo che permette un maggiore tempo di permanenza all’interno del corpo.
Gli animali onnivori hanno un intestino di lunghezza intermedia, tale da permettere l’assorbimento di tossine di putrefazione della carne, da qui la ragione fondamentale della dannosità per loro della carne.
La lunghezza del nostro intestino non permette una veloce espulsione di tutte le sostanze tossiche presenti. L’aldeide malonica per esempio, si moltiplica durante la cottura e sedimenta nel tubo digerente, insieme ad altri prodotti della decomposizione della carne, fino a dare origine a pericolosi composti possibili cancerogeni.
Altro fattore importante è l’apporto di sostanze tossiche che derivano dalla morte dell’animale: l’irrigidimento fisiologico porta acido lattico a cui si aggiungono le tossine “da paura” sviluppate dall’animale al momento dell’uccisione o dai tranquillanti che gli hanno iniettato per renderlo meno nervoso. Questi ultimi si sommano alle tracce di farmaci o sostanze assunti nell’arco della vita dall’animale che sono:
ormoni, antibiotici, erbicidi, diserbanti o pesticidi, induttori di crescita, inibitori della tiroide, tranquillanti.
Le malattie causate dal consumo di carne documentate
Esiste una ben documentata correlazione tra il consumo di carne e le malattie del cuore. Negli USA, il paese con consuma più carne al Mondo, una persona su due muore di malattie del cuore o di relativi disturbi cardiovascolari.
La malattia più diffusa nelle società ricche dopo le malattie cardiovascolari è il cancro; in Italia genera il 25% delle morti, la metà causata da tumore della mammella, del colon, della prostata e del polmone. L’ 80% delle forme tumorali sono dovute a fattori noti e identificabili e quindi potenzialmente prevenibili. Per quelli più diffusi è stato accertato un forte legame con il tipo di alimentazione povera di fibre e ricca di alimenti animali.
Queste malattie sono praticamente inesistenti nelle società dove il consumo di carne è basso.
I vantaggi di non mangiare carne
La dieta vegetariana può prevenire dal novanta al novantasette per cento le malattie del cuore.
L’ arteriosclerosi ha un ‘incidenza bassissima nel mondo dei vegetariani. “ Le proteine contenute nelle noci, nei legumi e perfino nei prodotti del latte sono considerate relativamente pure comparate alla carne di manzo, che contiene il 66% di acqua impura” Enciclopedia britannica. Queste impurità non solo colpiscono il cuore, ma l’organismo intero.
Le nitrosammine + additivi per la conservazione della carne à Cancro
Le nitrosammine, di cui abbiamo già parlato, a contatto con additivi chimici aggiunti alla carne per la sua conservazione, creano potentissimi complessi cancerogeni . L’ente americano Food And Drug Administration ha definito le nitrosammine “.. uno dei gruppi più potenti di sostanze cancerogene mai scoperto”!
La durata della vita consumando carne e vegetali
E’ stato ormai dimostrato che la carne è poco adatta al consumo umano. Gli esquimesi, ad esempio, che vivono di carne e pesce, muoiono presto; la durata della loro vita non supera i trent’anni. Non a caso, la popolazione più longeva della Terra , gli Hunza possono definirsi tutto tranne che carnivori !
Conseguenze sull’ ambiente del consumo di carne.
Non bisogna sottovalutare un dato importante: Il continuo e crescente bisogno di foraggio non solo riduce la terra coltivabile per l’uomo ma incentiva anche le monocolture con le ben note conseguenze sull’ ecosistema.
L’uso massiccio di fertilizzanti e pesticidi, sta progressivamente avvelenando le falde acquifere e rende sterili vastissimi territori. I copiosi liquami emessi dalle stalle industriali e da molti stabilimenti di produzione alterano pericolosamente fiumi, laghi, mari e terreni. Inutile ricordare che queste stesse sostanze in ultimo finiscono per inquinare anche noi !
Gli escrementi degli allevamenti zootecnici concorrono alla formazione delle piogge acide.
Lo stesso cambiamento climatico è da attribuire in larga parte al metano liberato in atmosfera dagli escrementi degli animali da allevamento.
Gli interessi economici
Gli enormi interessi economici hanno spinto la popolazione a credere che la dieta sana è quella a base di carne, La carne è diventato un simbolo di benessere anche per i paesi emergenti. E le persone che muoiono di fame aumentano sempre più proprio per questo motivo. I loro terreni vengono sfruttati senza regole per la produzione di foraggio.
Tutto questo per ingerire un prodotto ricco di grassi, sale e basso in fibre e minerali; legato al cancro all’intestino, al seno ed alle malattie cardiache. Questi sono dati accertati pure dalla medicina ufficiale.
Dunque la carne fa male: Cosa fare allora?
Una vita senza carne è auspicabile? In effetti lo è, ripensando a come ci nutrivamo un tempo e prima dell’avvento di questo gran consumismo.
Alcune correnti di pensiero affermano che rinunciare a ogni prodotto animale, può essere molto pericoloso per la salute. Perché gli alimenti ammessi sono insufficienti e non forniscono le giuste quantità di proteine e perciò di energia.
In realtà non è l’alimentazione vegetariana in sé a essere pericolosa o fonte di carenze, come si sono affrettati a dichiarare troppi nutrizionisti, spinti da chissà quale lobby.
Le diete vegetariane o vegane completamente bilanciate sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e comportano benefici per la salute e il trattamento di alcune patologie.
Le diete vegetariane nell’infanzia e nell’adolescenza possono essere d’ausilio nello stabilire sani schemi alimentari validi poi per tutta la durata della vita.
La carne e i bambini
Su cosa si basa, invece, il convincimento di alcuni medici nostrani , in base al quale “la carne è necessaria” per l’infanzia? Sicuramente non su riferimenti bibliografici scientifici… Alcuni medici addirittura, di fronte ai vegetariani, compiono pressioni psicologiche con lo spauracchio di terribili problemi legati alla crescita se non si torna ad un regime alimentare onnivoro.
Le possibili carenze di un vegetariano sono soprattutto legate alle proteine. Per evitarle, basta introdurre nella propria alimentazione latticini e uova con le dovute cautele, cereali e legumi, apportatori oltre che di proteine, anche di fibre. Una dieta bilanciata anche Vegana può fornire tutti i nutrienti contenuti nella carne come selenio, rame, ferro e la vitamina B12
La carne ed il resto del Mondo
Nei summit mondiali si parla molto di come incrementare la produzione alimentare. Le associazioni non governative parlano della necessità di estendere gli aiuti alimentari. Gli stati del Sud del mondo parlano di accordi più equi per il commercio globale e di come assicurare prezzi più alti per le proprie merci e i propri prodotti.
Ma il tema assente dal panorama dei dibattiti sono le abitudini alimentari dei consumatori nei paesi ricchi che preferiscono mangiare prodotti animali pieni di grassi e altri cibi al top della catena alimentare globale, mentre i fratelli del Terzo Mondo muoiono di fame perché i loro terreni sono utilizzati per coltivare cereali destinati agli animali.
Da tempo ormai si aspetta una discussione globale su come meglio promuovere una dieta vegetariana diversificata, ad alto contenuto di proteine e adatta all’intera umanità.
Purtroppo ancora oggi non è stata trovata ( o voluta ) alcuna soluzione.
Maria Teresa Ficchì
fonte: naturopataonline.org
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Posted by il Qui e Ora on Venerdì 1 agosto 2014
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