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VENDESI SALUTE DEI SICILIANI AGLI STATI UNITI: Muos e Politica

Che cos’è il MUOS? “Il Mobile User Objective System  (Sistema Oggetto ad Utente Mobile) è un sistema di comunicazioni satellitari (SATCOM) ad altissima frequenza (UHF) ed a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione in Sicilia, nei pressi di Niscemi. Il programma MUOS, gestito dal Ministero della Difesa degli Stati Uniti, è ancora nella sua fase di sviluppo e si prevede la messa in orbita dei quattro satelliti tra il 2010 ed il 2013.”

Analizzando meglio i dati a disposizione nell’ARS e presenti in rete si scopre che la vicenda del MUOS all’interno della riserva Sughereta (CL) è ben più complessa. Nel 1991 viene costruito a Niscemi il centro di trasmissioni navali (NRTF) Usa, 41 antenne dipendenti dalla stazione navale americana Navcomtesla Sicily. L’8 ottobre 2008, soltanto a distanza di quasi 17 anni, viene convocata una conferenza sull’impatto ambientale all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, in cui in merito a dei dati forniti dall’ARPA, si evince l’incompatibilità ambientale sulla salute dei cittadini di Niscemi e dei comuni limitrofi, uno studio che ingloba sia il MUOS in fase di costruzione, che le radiazioni prodotte dopo 10 anni dal sistema delle 41 antenne NRTF. I dati epidemiologici e scientifici in un’ interrogazione presente all’ARS del marzo 2009 dicono che : {continua}
“ hanno accertato casi di leucemia riscontrati  sulla popolazione infantile in aree fino ad un  raggio  di tre miglia su basi militari  del  tipo  e  che l'impatto detonante sulle cellule  umane,  provocato dalle emissioni elettromagnetiche, nel  giro  di  un decennio,   mieterebbe   vittime   innocenti   nella popolazione di Niscemi e nell'area circostante senza che questi abbiano dichiarato guerra ad alcuno; la presenza del vicino stabilimento petrolchimico (ENI) di Gela, per via dei venti,  trascina  i  fumi inquinanti e  le  scorie  prodotte  dalle  ciminiere sulla testa della città di Niscemi, riducendo ancora di più il  rapporto  di  qualità  della  vita  degli abitanti”
Il quadro che emerge da questa interrogazione di Donegani Michele(PD), è inquietante e coinvolge i comuni di Gela, Niscemi, Caltagirone, Riesi e Mazzarino. Si evince fondamentalmente che i dati in mano agli Stati Uniti sono secretati e che la Regione Sicilia deve sottostare ad una decisione presa a Roma dall’Ex Ministro La Russa con il Pentagono. Le interpellanze successive evidenziano la carenza degli studi di reale impatto ambientale che non sono stati eseguiti secondo le normative, infatti il Politecnico di Torino fa notare che lo studio dell’ARPA pur evidenziando la pericolosità del sito in base ai rilevamenti delle soglie elettromagnetiche che superano i limiti di legge, non sia stata effettuata secondo parametri scientifici, ma in base a rilevazioni casuali e quindi dubbie. I ricercatori Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu dell’Università di Torino sottolineano che la rilevazione dell’ARPA sia stata fatta quando soltanto 27 antenne su 41 erano in funzione, e fanno notare che già di per se questi dati parziali configuravano un quadro al di fuori dai limiti di legge per inquinamento elettromagnetico. Negli atti ufficiali delle interrogazioni all’ARS viene scritto nero su bianco questa agghiacciante dichiarazione che nessun media ha portato all’attenzione:
“non sono stati simulati modelli digitali di elevazione del territorio per verificare se tali puntamenti possono interferire con abitanti e/o luoghi frequentati al pubblico […]nel malaugurato caso di un puntamento errato,  il  fascio  di  una  sola  delle  tre  antenne  potrebbe causare 'danni  devastanti' a persone o animali 'anche  per  esposizioni  di  soli  6  minuti', con l'aggravante che lo 'Studio di Incidenza Ambientale' della Marina USA non avrebbe  affrontato minimante i possibili  effetti  sulla  salute  delle popolazioni delle esposizioni  a  lungo  termine  ai campi elettromagnetici del mentre sarebbe  già accertato, sempre secondo lo  'studio'  delle  forze armate USA (e nazionali),  che  'le  apparecchiature elettroniche  mediche,  come  ad  esempio  pacemaker cardiaci, defibrillatori, apparecchi acustici, sedie a rotelle e attrezzature ospedaliere, possono  anche esse essere vulnerabili alle Interferenze Elettromagnetiche (EMI)'
E’ davvero sorprendente notare come Lumia (PD) sia sul piede di guerra per far aprire l’aeroporto di Comiso, che pur potendo far da “volano” ad una zona della Sicilia satellite del catanese, non menziona i rischi reali che comporta il MUOS a soli 30 km dal nuovo scalo in questione. Nonostante le infiltrazioni mafiose che sono state appurate dalla magistratura nei sub-appalti per la realizzazione dell’opera e che sono state bloccate per tempo, e nonostante tutti gli studi anche del politecnico di Torino sui rischi per la salute dei cittadini siciliani esposti ad un pericolo senza il loro consenso,  l’opera va avanti e nessuno fornisce risposte adeguate. La Sicilia entrerebbe così nel piano degli Stati Uniti “Star Wars” divenendo bersaglio primario in caso di attacchi alla superpotenza mondiale, in quanto il MUOS regola la base delle informazioni di guerra delle forze armate statunitensi.

Le violazioni delle norme europee per un’area SIC come quella della riserva Sughereta sono macroscopiche, soltanto recentemente l’eurodeputato Giovanni la Via ha presentato un’ interrogazione  al parlamento dell’ U.E. il quale evidenzia nel suo intervento :
“l'attività di monitoraggio eseguita dall'ARPA (Agenzia regionale di protezione ambientale) a Niscemi è stata ritenuta, da alcuni studiosi dei migliori atenei italiani, fortemente limitata, in quanto effettuata con strumentazione e procedure di misurazione non del tutto adeguate al rilievo del tipo di emissioni dovute all'installazione delle antenne del MUOS;

a pochi chilometri di distanza opererà l'Aeroporto di Comiso e, pertanto, tale impianto potrebbe essere incompatibile con le apparecchiature radar del suddetto aeroporto, e non è possibile escludere a priori eventi calamitosi e/o sismici, che potrebbero produrre un puntamento errato, anche di una sola delle tre antenne, con conseguenze devastanti sulla sicurezza del traffico aereo.

Viste, infine, le forti preoccupazioni dell'opinione pubblica in merito a questa decisione, a causa delle eventuali conseguenze sulla salute e sull'impatto ambientale, si chiede alla Commissione di sapere:

se ritiene che con la decisione di installare il MUOS venga rispettata la normativa comunitaria e tutelata la salute dei cittadini, anche alla luce della succitata raccomandazione del Consiglio, del 12 luglio 1999, e dei limiti di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici in essa contenuti.”
Anche dopo questa sollecitazione aggiornata al 12 giugno 2012 i lavori vanno avanti, incuranti della segnalazione e delle interrogazioni oltre che delle varie manifestazioni di protesta che si sono susseguite nel territorio di Niscemi da parte di residenti e persone che hanno sposato la causa NO MUOS. A quanto sembra fino ad ora la politica ha subordinato la salute dei suoi cittadini per favorire gli interessi degli Stati Uniti. Lo zio Tom d’America vuole la Sicilia e i nostri rappresentanti gliela stanno fornendo su un piatto d’Argento.

Intervista ad Antonio Mazzeo sul MUOS

Nel sito dell’ARS e nel sito openpolis sono presenti interrogazioni di deputati e senatori (bipartisan) che espongono i danni possibili sulla popolazione relativi al MUOS, il suo impatto ambientale, e si parla di inefficienza dei dati dell’ARPA, ma non si trovano risposte a queste interrogazioni, lei può darci qualche notizia in più?

A.Mazzeo : “non mi risulta che ci siano risposte ufficiali, ci sono state poi dichiarazioni di Lombardo che giustifica le operazioni però non ci sono state risposte alle interrogazioni parlamentari. Soltanto ad un’interrogazione di alcuni parlamentari del PD all’ex Ministro La Russa(PDL) che ha rilasciato una dichiarazione in merito all’accordo tra Italia e Stati Uniti e che non c’era nessun problema dal punto di vista ambientale, una risposta penosa”

Dalle interrogazioni si evince che i dati dell’ARPA sono in contrasto con quelli del Politecnico di Torino che non li ritiene validi, esattamente come si è svolta la vicenda?

A.Mazzeo : “Il progetto che è stato presentato alla regione su cui poi  la facoltà d’Ingegneria di Palermo ha fatto uno pseudo studio uguale identico a quello che era stato fatto dalla Marina militare (statunitense), ed è quello che poi viene praticamente duramente censurato dal Politecnico di Torino, che dice chiaramente che lo studio è privo di tutta una serie di informazioni, non si capisce come si possa fare una valutazione del progetto quando mancano tutta una serie di parametri importantissimi, in quanto non si può fare una valutazione di tipo elettromagnetico di un radar se ti mancano tutta una serie di elementi. Questo scrive il Politecnico ed è il motivo per cui il Ministero ha richiesto all’ARPA di rifare le valutazioni sia sull’esistente che sul progetto.”

Il senatore Lumia (PD) insieme all’ex sindaco di Comiso (Digiacomo) minacciano di incatenarsi a Roma per accelerare l’apertura dello scalo di Comiso, omettendo che lo scalo a 30 Km dal MUOS è ritenuto pericoloso per la sicurezza delle strumentazioni dei velivoli, non è un assurdo che Lumia non ne faccia mai parola?

A.Mazzeo : “Lumia ha presentato un’interrogazione rispetto alla vicenda dell’infiltrazione mafiosa dei lavori, però si è guardato bene da prendere posizione rispetto alla questione del MUOS”

A che punto sono i lavori del MUOS?

A.Mazzeo : “ i lavori sono quasi completi, però attenzione quando dico completi intendo, che sta per essere installato il terminale terrestre ma per essere operativo ci vorranno almeno altre due tre anni perché entri in collegamento con gli altri 5 satelliti di cui soltanto uno è stato inviato sino ad ora nell’atmosfera”

Secondo quanto riportano alcuni articoli presenti in rete, le stazioni come il MUOS sono costruiti in zone desertiche, è realmente così?

A.Mazzeo : “ va fatta una precisazione, realmente in zona desertica è solo quello in Australia. Per quanto riguarda gli altri due, uno è presente alle Hawaii all’interno di una delle più grandi basi militari Americane, un’isola che è sacrificata completamente alle operazioni militari dove sorge uno dei più grossi aeroporti militari delle forze armate degli Stati Uniti, l’altro è in Virginia all’interno della più grande base militare della U.S. Navy  in tutto l’oceano Atlantico, sono zone iper-militarizzate in cui le popolazioni non sono in conflitto”

I sindaci dei comuni limitrofi al MUOS sono scesi in piazza con la popolazione, penso sia un loro dovere, ma si sono anche rivolti alla magistratura?

A.Mazzeo : “sono stati presentati esposti, è aperto un fascicolo per presunti reati ambientali presso la procura di Caltagirone, c’è un’inchiesta in corso che dovrebbe essere chiusa tra un po’. Ci sono stati una serie di esposti anche dal comune di Niscemi(ex amministrazione), e anche alcune cose che ho scritto io sono finite agli atti della Procura della Repubblica di Caltagirone sulla modalità della realizzazione di lavori, sui danni ambientali enormi che sono stati commessi all’interno della riserva e sul tipo di autorizzazioni che sono state date”

La normativa comunitaria e nazionale sanciscono il principio secondo cui l'interesse nazionale perseguito con la realizzazione dell'opera pubblica deve comunque essere compatibile con l'interesse pubblico prevalente, costituito dalla tutela della salute e dell'ambiente.

Come mai l'Europa in questo caso invece non richiama l'Italia?

A.Mazzeo: “Gli europarlamentari se ne sono lavate le mani, però loro avevano il dovere di porre la questione al parlamento europeo, è un’area S.I.C. (sito d’interesse comunitario) e sono state date autorizzazioni per installare strutture che sono vietate dalla normativa europea e si poteva tranquillamente richiedere alla UE una commissione di valutazione d’inchiesta per esaminare le concessioni date dall’Italia all’interno della riserva”

Leggendo gli atti pubblici presenti sul sito dell’ARS viene fuori un quadro criminale di questa politica che non sta considerando il danno che potrebbe arrecare alle popolazioni siciliane, ed è veramente assurdo che non sia diventato un tema discusso a livello nazionale, gli organi di stampa sembrano muti.

A.Mazzeo : “Purtroppo le responsabilità politiche sono a 360°”

di Francesco Lupo

fonte: beppegrillo.it

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