"GIGANTI DI SARDEGNA, FIGLI DELLE STELLE" di Luigi Muscas.
Il tutto è stato scoperto nei vari decenni a Pauli Arbarei. Non uno o due testimoni....ma centinaia di abitanti dei vari paesi del medio Campidano.
Le leggende narrano di un popolo progredito, che viveva in una città con 10000 dame, 10000 guerrieri, 10 re e 1200 navi.
La Sardegna intera è ricca, strapiena di tombe nuragiche dette: "tombe dei giganti". Ma perchè chiamarle in quel modo?
Ecco la scoperta!
Nei vari anni, le varie Sopraintendenze all'Archeologìa, con l'aiuto di lestofanti operai, hanno fatto sparire chissà dove questi scheletri.
Udite udite...avevano un altezza che variava dai 2 metri e mezzo anche ai 7 metri!
Solo di recente è stato confermato, in maniera anonima, da operai della Sopraintendenza di Cagliari che i "capi" hanno fatto sparire questi giganti.
Giganti di cui si parla spesso anche nella Bibbia.
Centinaia di abitanti di Pauli Arbarei, vedendo che ad ogni ritrovamento di scheletri così grandi, arrivavano i "men i black dell'archeologìa", hanno iniziato a nascondere in terreni privati tutti questi giganti.
Le famigli che possiedono poi vari pezzi d'ossa gigantesche, non si contano.
E quando piove, in tutto il territorio di Pauli Arbarei, affiorano ossa a non finire.
Questi popoli di giganti, che sono poi gli stessi costruttori dei nuraghi, adoravano la luna attraverso il suo riflesso nelle coppelle...concavità rocciose ove era posta dell'acqua...ed in particolari momenti, la luna andava a specchiarsi là dentro...questo culto, vivo da 12000 anni, è stato stroncato dalle diocesi sarde nel 1950...quando ancora tutti lo praticavano.
Ma ora sentite...pare che le stelle si muovano da secoli a Pauli Arbarei.
Ci sono foto e testimonianze della caduta e movimento delle stelle. Gli abitanti le chiamano così....ma dalle foto si vede che sono dei globi di luce, lampi, in una foto ho intravisto un vero e proprio UFO luminoso.
Sino agli anni Settanta era presente una piattaforma circolare in pietra, del periodo nuragico...ove si diceva scendessero le stelle. Contatti ancestrali con UFO? Non saprei.
Sono state invitate da tutta la popolazione le autorità competenti.
Archeologi, Ministero dei Beni Culturali, scienziati, astronomi...nessuno ha risposto alla chiamata. Anche dietro la promessa di esumare questi giganti nascosti davanti ad un grande pubblico, gli archeologi ufficiali non si sono fatti sentire.
Le prove sono tante. Presto mi recherò in quel di Pauli Arbarei per vedere da vicino il tutto.
La Sardegna riavrà la dignità che merita...e che è scomoda.
fonte: mondomisterioso.com
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ma non è possibile sottotitolare il reportage?
RispondiEliminami sarebbe piaciuto vedere il documentario..che sono arrivati i men in black e l'hanno criptato!!?!?!?
RispondiEliminalo condivido su facebook
RispondiEliminail perchè nessuno sia riuscito a provare niente magari è che qualcuno...archeologi compresi ,vogliono nascondere o occultare sempre questi reperti e quindi accresce il mito fantasioso in tal modo da non far concretizzare le prove che i giganti siano realmente esistiti!
RispondiEliminaAHAHAAHAHA!!! Questa è fantastica! Ma nascondere cosa? Fosse vero la Sardegna e il comprensorio di Sa Corona Arrùbia potrebbero vivere di rendita da qui all'eternità! Peccato che sia una fesseria!
EliminaSOPRAINTENDENZA ALL'ARCHEOLOGIA... SI.
RispondiEliminaLa Bibbia parla di uomini di corporatura eccezionale: per esempio Og, re di Basan, uno dei refaim, la cui bara era lunga nove cubiti (4 m) e larga quattro cubiti (1,8 m) (De 3:11), o Golia di Gat, che fu ucciso da Davide, alto sei cubiti e una spanna (2,9 m). Indicativo della statura e della forza di Golia era il peso della sua armatura: la cotta di maglia di rame pesava 5.000 sicli (57 kg), la lama di ferro della lancia 600 sicli (6,8 kg). — 1Sa 17:4-7.
RispondiEliminaOltre a Golia, c’erano altri uomini insolitamente alti appartenenti ai refaim, fra cui Isbi-Benob, la cui lancia pesava 300 sicli di rame (3,4 kg) (2Sa 21:16), Saf o Sippai (2Sa 21:18; 1Cr 20:4), Lami, fratello di Golia, “l’asta della cui lancia era come il subbio dei lavoratori al telaio” (1Cr 20:5), e un uomo di corporatura eccezionale che aveva sei dita per ciascuna mano e ciascun piede, 24 in tutto (2Sa 21:20).
Gli esploratori privi di fede riferirono agli israeliti che in Canaan avevano “visto i nefilim, i figli di Anac, che sono dai nefilim; così che ai nostri propri occhi eravamo divenuti come cavallette; e così eravamo divenuti ai loro occhi”. (Nu 13:33) Quegli uomini di corporatura eccezionale chiamati figli di Anac (prob., “di collo lungo [cioè di alta statura]”), in realtà non erano nefilim, come venne riferito, ma solo uomini insolitamente alti, perché i nefilim, nati dall’unione di angeli e donne (Ge 6:4), erano periti nel Diluvio.