Quella della cucina vegana non è di certo una tendenza che ha bisogno di troppe presentazioni: questo regime prevede l’esclusione di qualsiasi prodotto di origine animale. La filosofia crudista invece, ben più di nicchia, prevede l’assunzione di vegetali e altri prodotti che non siano cotti, o meglio trattati secondo i canoni della tradizione culinaria. Ed è sull’unione di questi due assunti che si basano le proposte di grezzo: il cibo è lavorato in modo da non superare i 42 gradi, per mantenere tutte le qualità originali delle materie prime. Così spiega Nicola Savi, mente alla base di grezzo con lo chef Vito Cortese:
Volevamo creare un luogo dove proporre dolci in linea con questi modelli alimentari, che fossero, prima di tutto, un tassello per il benessere delle persone.Un benessere che non si declina solamente con il piacere al palato, ma anche con la scelta di ingredienti di qualità, provenienti da coltivazioni biologiche e controllate. Ma come si declina la linea di dolci di Grezzo, un nome nato dal ben noto “raw” anglosassone? Il consumatore, nonostante la novità crudista, si ritroverà in un percorso gustativo familiare: dal tiramisù con frutta secca, cocco e cacao alle crostatine alla frutta, dalla Sacher con marmellata crudista alle barrette al cacao con tostatura a bassa temperatura. Grandi classici, insomma, rielaborati in un’ottica vegan e crudista. E anche tanti gelati, privi di latte e uova, per soddisfare ogni desiderio del cliente.
Alla base degli ingredienti di cucina vi è lo zucchero di cocco, dal basso impatto glicemico, così come la polpa e il suo latte. Poi il cacao, estratto da fave con fermentazione naturale e raffreddamento controllato, per mantenerne la croccantezza. Si ottengono così quantità di antiossidanti maggiori di 6-7 volte il cacao lavorato tradizionalmente, da cui si ottiene un cioccolato friabile, croccante e poco cremoso. E il pubblico pare apprezzare, così come spiegano i gestori:
La risposta è stata ottima e, anche se abbiamo aperto da pochissimo, ogni giornata finiamo tutto. Certo, molti sono venuti per curiosità, tanti altri, invece, hanno finalmente trovato una pasticceria che potesse soddisfare le loro esigenze: ci sono oltre 6 milioni di vegetariani, i vegani sono in aumento, e finora non trovavano facilmente dolci adatti alle loro richieste. Siamo i primi in Italia, di sicuro, riguardo al resto del mondo ci sono produttori ma non artigiani, così come all’estero ci sono parecchi ristoranti ma, che io sappia, nessuna pasticceria vegana e crudista. Tra i nostri clienti ci sono anche quelli che, per ragioni di salute, devono controllare il tasso glicemico e il livello di colesterolo. A breve saremo anche certificati gluten free.In definitiva, vegano, naturale e soprattutto raw: è questa la filosofia di Grezzo.
fonte: greenstyle.it
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