È vero che oggi le donne che compiono 60 anni sono lontanissime dalla generazione delle proprie madri. Ma c'è poco da fare. I 60 anni non sono i 40. Però a 60 si è ancora piene di vita e si lavora! Quindi ci si presenta ogni giorno alla società e anche chi non ha mai lavorato comunque può sempre avere una vita molto attiva.
La cosa fondamentale è non giocare a fare le quarantenni. Prendere atto che si è entrate in una fase della vita in cui molte cose cominciano a cambiare, il corpo si è già modificato e continuerà a farlo. La salute va tenuta sott'occhio.
Sentirsi sicure di sé vale adesso più che mai. Quindi se a 60 anni il fisico ha bisogno di qualche aiuto per procedere nel migliore dei modi negli anni che verranno, va bene! E molto si può fare.
A 60 anni la pelle perde in modo deciso compattezza e luminosità, i lineamenti del viso diventano meno armoniosi. Le rughe continuano a divenire progressivamente più profonde. Si verifica una alterazione della funzione barriera della pelle, l'epidermide subisce una perdita di spessore globale fino al 50%, i melanociti sono più vicini alla superficie con pigmentazione cutanea disomogenea. La parola d'ordine è "bioristrutturare"
Le proprietà viscoelastiche e idratanti dell'acido ialuronico, unite alla possibilità di mantenere tale acido a livelli adeguati nei tessuti cutanei, consente la reidratazione dei tessuti stessi e permette di creare la condizione ottimale per prevenire e contrastare il processo di invecchiamento cutaneo e favorire un rimodellamento del tessuto con conseguente effetto correttivo di tipo medico estetico.
Nella pelle matura questo tipo di trattamento favorisce la ripresa delle funzionalità metaboliche, ripristina l'idratazione, il tono e l'elasticità della cute, diminuendo i segni visibili dell'invecchiamento.
Il prodotto viene iniettato e tende a distribuirsi uniformemente nel derma quindi si rivela molto versatile nell'impiego con tutte le tecniche specifiche e con l'adozione di tecniche diverse in sinergia tra loro per trattamenti personalizzati. Il trattamento deve essere effettuato da chirurghi estetici o medici estetici.
Il PRX- T33 è un nuovo peeling a base di TCA (acido tricloracetico), sostanza ben conosciuta in medicina estetica per le sue proprietà ristrutturanti, ma poco proponibile a chi desiderata un recupero immediato perché provoca una forte esfoliazione. Nel PRX-33 l'acido tricloracetico, adeguatamente trattato, viene utilizzato solo al 33% in combinazione con il 5% di acido icolico e perossido di idrogeno, che penetra rapidamente nelle membrane cellulari dei cheratinociti e neutralizza subito l'effetto esfoliante del TCA. Ciò significa ottenere una valida alternativa alla biorivitalizzazione iniettiva che sfrutta appieno l'azione ristrutturante dell'acido tricolaretico per innescare nei fibroblasti e nel collagene un vero e proprio processo rigenerativo. La seduta è semplice, per nulla traumatica, anzi piacevole. Il procedimento è indicato per chi vuole: combattere l'invecchiamento della pelle, eliminare rughe e solchi, rassodare la cute, migliorarne l'idratazione, la compattezza e la luminosità. È utile anche in caso di acne e per ridurre cicatrici e smagliature.
Un peeling biorigenerante-rivitalizzante per pelli mature che si può eseguire in ogni distretto cutaneo, anche su mani, collo, decolleté. È facile da fare per il medico e agevole per il paziente, senza aghi, senza rischio di frost, dall'effetto immediato, senza interruzione nella vita di relazione, non foto sensibilizzante, quindi applicabile anche d'estate. Per eseguire il trattamento bastano 20 minuti.
* Chirurgo Estetico
Responsabile Divisione Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva Ini
Giulio Basoccu
fonte: iltempo.it
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