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10 cose che non sai sul preservativo

Soprattutto tra i più giovani l’utilizzo del condom è in forte calo. Perché? Ecco 10 cose che (forse) non sai sul preservativo, raccontate da Focus.

Qualcosa di simile ai preservativi era già in uso dagli antichi egizi, come racconta Aine Collier nel libro Storia del preservativo. Oggi lo giudicheremmo piuttosto rudimentale: era una specie di sacchetto il cui scopo era anche quello di proteggersi da gravidanze indesiderate e malattie sessuali. Nulla a che vedere con i sofisticati “cappucci” che abbiamo a disposizione oggi, in misure diverse e materiali sempre più sottili e resistenti ma ancora abbastanza fedeli all’idea originale del condom moderno, inventato da un italiano


1. Egizi
Nell’antico Egitto per proteggersi da scottature, sabbia, morsi di insetti gli uomini sotto la gonna indossavano una specie di sacchetto per l’organo maschile, tenuto da una striscia di stoffa. Tra gli uomini di rango, però, era diffuso un preservativo per il glande, una piccola guaina che copriva solo la punta dell’organo maschile, ricavata dagli intestini degli animali. Secondo Aine Collier, quest’ultimo era indossato solo quando si faceva sesso.

2. Medioevo
Il preservativo e i suoi antenati nella storia hanno goduto di alterne fortune: nel medioevo, per esempio, fu bandito perché era ritenuto un mezzo per il controllo delle nascite.

3. Colombo, Napoli e il mondo
I mercenari al seguito di Cristoforo Colombo e degli altri conquistadores alla scoperta delle Americhe, tornati in patria manifestarono una strana malattia, identificata come “morbillo degli indiani”, che portarono con sé sui campi di battaglia, da Napoli alla Scozia fino alla Polonia, alla Turchia e all’oriente. In seguito la malattia prese il nome di sifilide ed è per arginarne la diffusione che nel 1500 si cominciano a utilizzare degli speciali guanti di stoffa per l’organo maschile.

4. Made in Italy
È lo studioso di anatomia Gabriello Falloppio (1523-1562), noto per aver scoperto le tube dell’apparato genitale femminile, a introdurre per primo in medicina il il moderno preservativo come argine alle malattie veneree: «ogni volta che un uomo ha un rapporto sessuale – scrive in un suo libro – dovrebbe utilizzare un piccolo panno di lino avvolto al glande, e trarre in avanti il prepuzio sul glande […] Ho provato l’esperimento su mille e cento uomini, e chiamo Dio immortale a testimoniare che nessuno di loro è stato infettato».

5. Casanova
Nella sua Autobiografia, intorno al 1789, Casanova parla del rendigote d’Anglaise, un antenato del moderno profilattico. “Era probabilmente all’oscuro del fatto che il preservativo non fosse un’invenzione inglese, ma italiana”, scrive la Collier in Storia del preservativo.

6. Vasta scelta
Per lungo tempo i preservativi sono stati realizzati con budella di animali messe a bagno in acqua per ore e poi a macerare in una soluzione alcalina: il processo durava uno o due giorni. I preservativi con le interiora di agnello si producono ancora oggi, seppure in modo diverso, ma non sono molto usati. Col tempo gli sono stati preferiti quelli in lattice, in poliuretano (anallergici) e in poliisoprene, un nuovo materiale che si adatta alla pelle.

7. Uso del preservativo
Secondo il sito Goaskalice, che fornisce informazioni di educazione sessuale agli studenti della Columbia University, esistono due tipi di usi del preservativo. L’uso tipico e l’uso perfetto. Nel corso di un anno di utilizzo tipico del condom, tra 10 e 15 donne sessualmente attive su 100 resteranno in gravidanza. Nel corso di un anno di uso perfetto del condom il numero scende a 2-3 su 100. Le stesse percentuali si riscontrano nella trasmissione del virus dell’HIV tra coppie eterosessuali sierodiscordanti (ossia in cui un partner è sieropositivo e l’altro sieronegativo). L’uso perfetto prevede che il condom sia conservato in luogo fresco, che sia indossato dopo essersi accertati che sia sano, non scaduto o deteriorato, e che venga srotolato con cura sul glande, senza scalfirlo con le unghie.

8. Uno è meglio di due
Su Goaskalice si legge anche che indossare due preservativi assieme (double bagging) non solo non serve, ma è controproducente. “Utilizzare due preservativi maschili contemporaneamente non è raccomandato per la prevenzione della gravidanza o come metodo di sesso sicuro”. Infatti il “doppio insaccamento” può aumentare l’attrito tra i preservativi durante il rapporto, facendoli rompere. Vale anche per l’utilizzo combinato di un preservativo maschile e di uno femminile.

9. La taglia dei preservativi
Anche i preservativi, come i jeans, obbediscono a taglie universali. Si tratta di taglie standard, naturalmente, e le misure dipendono anche dalla forma anatomica dell’organo maschile: il consiglio è quello di provarne diversi per capire quale veste meglio (il preservativo perfetto non si deve sfilare e non dev’essere troppo stretto).

10. No oil
I preservatavi possono avere bisogno di lubrificazione supplementare, ma non va usata alcuna sostanza oleosa (olii, vasellina, creme per le mani), in quanto l’olio potrebbe sciogliere il preservativo. Meglio piuttosto un lubrificante a base d’acqua.

fonte: infiltrato.it

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