ha una nascita… una storia ed un’identità diversa
rispetto alla poesia che conosciamo in occidente...
Essa, in origine,
è più vicina ai canti ed alle preghiere…
che i componenti delle tribù…
cantavano o recitavano insieme
la sera accanto al fuoco.
Solo in tempi recenti la loro poesia,
pur con le particolari connotazioni culturali di quel popolo,
ha assunto caratteristiche simili alle nostre…
Quello che unisce la poesia pellerossa antica
a quella moderna è soprattutto la presenza
di un alto valore morale nei versi…
Si tratta infatti quasi sempre di poesie – riflessioni,
che mostrano una profonda conoscenza ed ad un profondo rispetto…
della natura e della vita….
Attenzione…
Il temine ”guerriero” non va inteso come
amante della guerra… bensì come difensore
della storia, della cultura e della libertà di un popolo.
Ma ora leggiamola.
Tony Kospan
GLI OCCHI DI UN GUERRIERO
(Canto dei nativi americani)
Gli occhi,
la porta dell’anima
il recipiente della verità
l’essenza dell’uomo.
Io guardo negli occhi di un guerriero e
vedo la gloria della nazione.
Un uomo, stà ritto, spalle larghe
sostenendo la storia e l’insita dignità
del suo popolo.
Io guardo negli occhi di un guerriero
e capisco l’onore della nazione
la moralità
l’umiltà
la spiritualità
di questo popolo.
Io guardo negli occhi di un guerriero
e vedo il protettore della nazione
la prima e l’ultima linea di difesa
per i bambini e per gli anziani
per le donne e i deboli.
Io guardo negli occhi di un guerriero
e vedo la fragilità dell’uomo
vacillare sotto il peso della sua responsabilità
e pur vacillante,
ancora fermo in piedi senza vergogna.
Io guardo negli occhi di un guerriero
e vedo la visione di un uomo
i suoi sogni corrono più veloci
può misurare la sua impaziente andatura.
Io guardo negli occhi di un guerriero
e vedo l’uomo.
Ciao da Tony Kospan
Fonte: tonykospan21.wordpress.com
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